BIBLIOGRAFIA
BIBLIOGRAFIA
Fotografia Europea
Reggio Emilia 2010
Mostre Fotografiche
BIOGRAFIA e STORIA FOTOGRAFICA
Inizia il suo percorso nel mondo della fotografia nella seconda metà degli anni '70 dedicandosi per lungo tempo alla fotografia incentrata sulla ricerca dei tipi umani incontrati nei suoi viaggi in Asia, Africa e in Europa.
In seguito approda alla fotografia di scena teatrale e dal 2009 assume l'incarico di fotografo ufficiale del Teatro Asoli di Correggio e della Rassegna Correggio Jazz. Nel 2014 diventa fotografo del Centro Teatrale Europeo Etoile dove fonda con il Direttore Artistico DanieleFranci un Laboratorio di ricerca sulla Fotografia di Spettacolo
Ha al suo attivo circa 400 spettacoli tra Danza, Prosa, Jazz. Nel 2012 la sua prima mostra personale, allestita nella sala del ridotto del teatro Asioli, curata da Stefano Daolio e accompaganta da un testo critico di Roberto Daolio.
Partecipa al circuito Off di Fotografia Europea nel 2010 esponendo scatti che indagano il lavoro teatrale di attori disabili; nel 2012 con una selezione tratta dalla sua ricerca personale; nel 2013 presenta una sintesi sulla ricerca delle relazioni tra corpo e azione teatrale, ottenendo una segnalazione da parte di Elio Grazioli. Nel 2015 partecipa alla collettiva dei Fotografi di Scena del Centro Etoile.
Alcuni suoi lavori sono stati presentati al Museo Reattu di Arles.
Ha tenuto diverse conferenze nelle scuole superiori, presso l'Università del Tempo Libero, presso il circolo Fotografico di Chiavari DLF.
Dal 2015 trenta sue opere sono conservate negli archivi del Lincoln Center di New York Billy Rose Theatre Division The New York Public Library for the Performing Arts.
Altre opere sono conservate al Museo National do Teatro e da Dança di Lisbona e al Museo di Arte Moderna di Bologna. Altre sue opere sono state presentate al Museo Reattu di Arles, sempre in quell’anno partecipa su invito dell’Université Lumiére Lyon 2, con i Fotografi Vasco Ascolini e Anna Campanini, alla Confernza Internazionale “Théatre et Photographie”
Nel 2016 si classifica al secondo posto nel Moscow International Foto Awards, sempre in quell’anno ottiene una Menzione Speciale nel Concorso Scene da una Fotografia di Roma.
Nel 2017 inizia una collaborazione di ricerca sulla fotografia di Danza con fondazione Anna Pavlova Network.
Sempre nel 2017 viene chiamato in conferenza sulla Fotografia di Teatro a Parma nella Rassegna “Gente di Fotografia” dove presenta in Prima esclusiva il suo ultimo progetto “Anatomie di Danza”.
La costante ricerca sulla fotografia di scena lo hanno portato a conoscere Maestri e Studiosi della fotografia quali Massimo Agus Fotografo, Cosimo Chiarelli
ricercatore dell’Università Paris 8, Monica Bulaj fotografa e Paulo Ribeiro Baptisa Direttore del Museo di Lisbona.
L’Amico fotografo Vasco Ascolini segue costantemente il suo percorso di ricerca fotografica.
mail info@tizianoghidorsi.com tel + 39 348 9229447
Sono nato a Correggio nel 1957.
40 anni fa ho iniziato il mio percorso nella fotografia, come tanti, casualmente, senza darle a volte importanza, pensando ad un passatempo, un gioco che aggregava amici e che stimolava la fantasia.
Il tempo passa, maturo e penso che nelle mie immagini possa esserci anche la parte più profonda di me. Comincio a riconoscere uno stile, comincio a capire cosa veramente mi piace fotografare. Inizio soprattutto a sognare che questa mia passione possa diventare anche un modo di comunicare agli altri mie sensazioni e soprattutto la mia sensibilità che in altro modo non sarei stato in grado di esprimere.
A 50 anni comprendo che i tempi sono maturi, riconosco nelle mie immagini un’essenza diversa, le guardo e le valuto con un occhio più maturo e finalmente inizio un percorso diverso, dopo tanti anni riconosco in esse un loro linguaggio che era rimasto anche a me nascosto. Mi avvicino alla fotografia di Teatro grazie ad una opportunità che mi offre il mio amico Stefano Daolio.
Dopo anni ritrovo il mio amico Vasco Ascolini, con i suoi consigli e critiche continua il mio percorso ma con approfondimenti e ricerche che fino a pochi anni prima ritenevo inimmaginabili. I ritmi aumentano, le soddisfazioni si moltiplicano e il mio linguaggio si consolida dandomi sempre più lo stimolo a migliorarlo e renderlo più complesso e maturo.
Riferendomi ad una frase del Fotografo Franco Fontana la fotografia raggiunge il suo scopo nel momento in cui l’invisibile diventa visibile. Questo è quello che chi sono prefissato e che è diventata la mia costante ricerca ed ossessione che mi perseguiterà fino a quando mi sarà concesso.